Cos’è Kiriboshi daikon?
Prima di tutto il daikon è un ortaggio tipo ravanello lungo e grosso che ha un colore biancastro e invece ‘kiriboshi’ vuol dire ‘tagliato ed essiccato’. Dunque il “kiriboshi daikon” è una conserva tradizionale di daikon tagliato ed essiccato, è nutriente e ricca di fibre insolubili, potassio, calcio e ferro ecc.
Il kiriboshi daikon ha un odore caratteristico, che ad alcuni non piace, ma una volta cotto, l’odore spesso non è fastidioso. In ogni caso, il kiriboshi daikon è un ingrediente pratico della cucina casalinga tradizionale in Giappone e viene venduto come alimento di base nei prodotti alimentari essiccati.
Come fare Kiriboshi daikon
Esistono vari modi di tagliare il daikon per preparare per essiccarlo: il più popolare è quello a julienne, ma può anche essere tagliato a bastoncini, in quel caso viene chiamato “wariboshi daikon” significa letteralmente daikon spaccato essiccato. Naturalmente, la consistenza del daikon essiccato varia a seconda del modo in cui viene tagliato.
Il vantaggio dell’essiccazione del daikon è che la componente pungente del daikon crudo viene convertita in dolcezza e in un maggiore sapore quando viene essiccata. Per addolcirlo, dicono che è necessario prendersi il tempo di essiccarlo lentamente; quelli essiccati in breve tempo con essiccatori ad aria calda, ad esempio, sono meno dolci.
Per conservare i kiriboshi daikon, è necessario tenerli in un luogo fresco asciutto. In ogni caso, è meglio utilizzarli il prima possibile, perché col tempo ingialliscono gradualmente.
Come cucinare Kiriboshi daikon
I kiriboshi daikon si utilizza nelle verie ricette, come nimono (cose cotte), tsukemono (tipo sottaceti) e insalate, quando si utilizza, bisogna prima sciacquarli rapidamente in acqua.
Nelle ricette che non prevedono la cottura, come tsukemono, è necessario immergere i daikon essiccati in acqua per ammorbidirli. Tuttavia, in altre ricette, è bene ricordare che un ammollo prolungato in acqua comporta la perdita di sostanze nutritive. Potrebbe avere senso utilizzare anche l’acqua di ammollo, se nella ricetta richiede il brodo.