La parola “minazuki” significa mese di giugno nel calendario giapponese. E’ anche il nome di un dolce tradizionale di Kyoto composto con uiro (simile a mochi), e fagioli azuki, si mangia alla fine di giugno per pregare per la buona salute. Questo dolce veniva tagliato a triangoli per assomigliare al ghiaccio, per rinfrescarsi in un’epoca in cui il ghiaccio era difficile da reperire.
L’uiro si puo’ preparare sia con farina di grano che farina di riso, ma per questa ricetta si usa l’ultima quindi senza glutine. Per quanto riguarda il metodo di cottura, l’uso del forno a microonde è facile, ma la cottura a vapore è il metodo corretto.
Ingredienti 4 porzioni- 90g di Farina di riso
- 10g di Fecola di patata
- 50g di Zucchero
- 200ml di Acqua
- 4-5 cucchiai di Marmellata di azuki (Anko)
- Preparare uno stampo che possa essere utilizzato nel forno a microonde o nella vaporiera. Stendere un foglio di pellicola trasparente per microonde o carta da forno in fondo
- In una coppa mischiare la farina di riso, la fecola di patate e lo zucchero. Aggiungere l’acqua via via e mescolare bene. Mettere 2-3 cucchiai della miscela in una tazza e tenere da parte per un uso successivo
- Versare la miscela nello stampo mescolandola (poiché la farina tende a depositarsi sul fondo), coprire con pellicola trasparente per microonde e cuocere in microonde (500w) per 4 minuti
- Prendere lo stampo dal microonde, controllare che il contenuto si sia solidificato, poi spalmare uno strato di marmellata di azuki. Quindi mescolare la miscela conservata in tazza e versare sullo strato di azuki
- Infornare di nuovo lo stampo nella forno a microonde e cuocerlo ancora per 5-6 minuti
- Al termine del tempo di cottura, togliere dal forno a microonde e lasciare raffreddare completamente
- Togliere delicatamente il dolce dallo stampo
- Tagliare il dolce a triangolare. Questo dolce e’ appiccicoso quindi pulire il coltello con carta da cucina bagnata ogni taglio
- E’ fatto! Prima di mangiare si potrebbe mettere in frigo, solo per poco tempo
*L’Uiro si consuma preferibilmente il giorno stesso della preparazione. Se conservato in frigorifero, tende a diventare secco e duro.
